storia del microcredito

Il microcredito nacque come attività di intermediazione finanziaria in Italia nel Medioevo nella forma dei Monti di Pietà grazie al movimento francescano che rifacendosi alla "regola dell'osservanza" e sotto lo stimolo di pensatori quali S. Bernardino da Siena , pensava che la concessione di un prestito in alternativa alla beneficenza avrebbe permesso ai beneficiari di "vivere producendo" anzichè di "sopravvivere".Il primo Monte di Pietà francescano fu istituito a Perugia nel 1462.In seguito i Monti di Pietà si estesero per tutta l'Italia,soprattutto al Nord ed al Centro.Un passaggio epocale...si passave dalla carità al credito!

In Francia  a metà del '600 per opera di Lorenzo De Tonti nacquero le "Tontine" in cui un gruppo di persone si impegnavano a sottoscrivere una quota di ingresso che andava a costituire un capitale i cui utili venivano poi divisi tra gli aderenti alla Tontina stessa fino alla loro morte e dopo tra i restanti aderenti al gruppo.

In seguito nacquero le "Casse Rurali Sociali di Credito" basate su un meccanismo di mutua responsabilità tra i beneficiari che erano responsabili in solido  per la restituzione del prestito ottenuto dove la garanzia reale (beni di proprietà)era sostituita appunto da una garanzia personale in un' ottica di solidarietà del gruppo.

Le casse rurali nacquero nell'800 come istituzioni di solidiarietà sociale sul piano economico rese necessarie dalla rivoluzione industriale che insieme al liberismo economico avevano determinato il pauperismo.

Sorsero come come cooperative di credito costituite da contadini che concedevano prestiti a villici , coloni e mezzadri.

Furono sostenute dai parroci di campagna che vedevedano nelle casse rurali uno strumento contro la povertà. La prima fu fondata da Don Guezzi a Quadra nel 1892.

La cassa rurale come idea si richiamava sia alle banche tedesche di Friederic Raiffeisen (1818-1888) , definito l'uomo che vinse la miseria , sia alle comunità di C. Fourier (1772-1837)in Francia. Mentre le banche tedesche si basavano sull'aiuto reciproco tra soggetti che non avevano i requisiti per accedere al credito bancario (...già allora si parlava implicitamente di inclusione finanziaria) le comunità francesi seguivano l'orientamento ideologico di Charles Fourier basato su attenzione e cooperazione , i due segreti del successo sociale.Tali comunità venivano denominate falangi costituite da abitazioni comuni ( una specie di cohousing ) denominate falansteri.

Poi le casse rurali si evolsero in "Banche di Credito Cooperativo" che rispondevano sempre a fini solidali e mutualistici e nel frattempo nacquero le "Associazioni di Credito Popolare" oggi Banche Popolari caratterizzate anch'esse da una struttura cooperativa rispettosa dei principi fondamentali della cooperazione:mutualità,solidarietà ed interesse limitato al capitale.

Si giunge quindi al concetto moderno di microcredito a cui si associa la figura di Muhammad Yunus da tutti definito l'ideatore di questa forma di credito legata alla persona come soggetto e non come possessore di beni materiali.Banchiere fondatore della Grameen Bank (Banca del villaggio) nel 1976 in Bangladesh nata per concedere prestiti e supporto organizzativo ai più poveri esclusi dal sistema di credito tradizionale in quanto non in grado di fornire garanzie reali.Premio Nobel per la pace nel 2006,in molti si chiesero come un banchiere potesse esserlo e lui ha sempre risposto "Finchè c'è la povertà,ci sarà sempre la guerra!".

Quindi il microcredito come strumento per vincere la povertà!