economia del villaggio

E' alla base della teoria della decrescita che slega il concetto di sviluppo da quello del consumo. Decrescere significa tenere conto della limitatezza delle risorse naturali e rispettare l'ambiente cercando di essere il meno impattanti possibili sul territorio e rivolgendosi all'autoproduzione ... diventare "proconsumer" cioè consumatori ma anche produttori.

E come fare? Ad esempio nel campo energetico ricorrere alle energie rinnovabili dotandosi di pannelli fotovoltaici che sono in grado di trasformare l'energia luminosa in energia elettrica e pannelli solari per la produzione di acqua calda oppure nel campo dell'alimentazione fare il pane , la pasta , il formaggio in casa partendo dalle materie prime farina di grano tenero , semola di gano duro e latte con caglio vegetale.

Cercare cioè di diventare autosufficienti...

Ma quale tipo di società potrebbe consentire una reale decrescita?

A questa domanda cerca di rispondere l'economia del villaggio.

Questo tipo di economia si basa su piccole realtà locali , appunto villaggi , integrati nell'ambiente che li circonda grazie alla biodelizia ed all'energie rinnovabili senza alcun sfruttamento delle risorse naturali.

In sostenza "villaggi ecologici" autosufficienti inseriti in "bioregioni" dove il concetto di regionalismo risulta legato alle caratteristiche geomorfologiche del territorio dove ciascun villaggio rappresenta una forma di municipalismo democratico dove ciascuna persona partecipa direttamente ai processi decisionali con riferimento ad democrazia partecipativa e non rappresentativa con tutti che valgono uno.

All'interno del villaggio anche la scuola risulterebbe diversa , più aperta e pubblica rivolta ad una didattica informale dove il ruolo dell'insegnante e degli studenti si confondono in percorso formativo che li accomuna di natura continua e permanente mentre l'agricoltura assumerebbe un livello di sussistenza con orti ed appezzamenti di piccole dimensioni in grado di soddisfare i fabbisogni familiari.

Possibile critica all'economia del villaggio?...forse determinerebbe un decremento del "capitale sociale" inteso come l'insieme delle relazioni umane di un determinato comprensorio a causa della creazione di realtà locali disgiunte. In reatà non è così in quanto le relazioni tra villaggi a pari livello consentono addirittura un incremento delle relazioni interpersonali rispetto a realtà verticistiche.