Economia comportamentale

L'immagine riportata fa riferimento ad un cartellone della Borsa Valori su cosa sia la finanza comportamentale che rappresenta in parte cosa si intenda per economia comportamentale in quanto la finanza è una branca dell'economia come ad esempio l'estimo.

L'economia comportamentale , detta anche economia cognitiva , ha un papà...il premio Nobel per l'economia del 2002 Kahneman.

Nell'occasione della premiazione l'economista propose ai convenuti il seguente quiz:

"Stima la tua ricchezza totale chiamandola W

Tra queste due situazioni , quale ritieni più attraente?

-Possiedi una ricchezza pari W

o

-una probabilità del 50% di possedere W-$100

-una probabilità del 50% di possedere W+$100"

Cioè deve verificare se preferisci tenere quello che hai o perdere o vincere 100$.

Se ci si riferisce al proprio patrimonio allora la risposta è sì...cioè rischio poichè 100$ risulterebbero poco significativi , se invece focalizzo sulla potenziale vincita e considero  in modo assoluto i 100 $ allora la risposta è no...cioè rinuncio. Perdere non piace a nessuno!

Da ciò si capisce che in base a come si pone il problema le risposte sullo stesso quesito possono essere contrapposte.

Gli sviluppi dell'economia comportamentale mettono in dubbio l'idea della razionalità ma tendono all'irrazionalità.E' possibile studiare le scelte e la loro origine e l'economia è la scienza della scelte a causa della limitatezza delle risorse.

Molte volte le scelte sono originate anche dai nomi che si utilizzano...ad esempio se lo stesso gioco permettesse di vincere 100 $ con 10% di probabiltà e 0 con 90% investendo 20 $ ci sarà più adesione se il gioco si chiamasse "sereno futuro" piuttosto che "Wall Street Competition" o "lotteria".

Quindi le scelte non risultano razionali,cioè frutto di un ragionamento,ma irrazionali dovute a come si imposta la domanda o alla natura del nome...come afferma il papà dell'economia cognitiva.

A pensarci bene anche non tutti i soldi sono uguali...20 € guadagnati al lavoro non sono gli stessi che semmai ho trovato per terra...i primi li uso per fare la spesa ... i secondi li cambio in monete da 2 € e li do in beneficenza a persone che chiedono l'elemosina lungo la strada.

Tali considerazioni hanno determinato dei cambiamenti all'interno della scienza economica , se infatti le scelte non seguono un filo razionale ma sono inflenzate dal contesto , cioè sono irrazionali in quanto non seguono una logica , bisogna verificare se chi opera in economia (imprese e istituzioni finanziarie) facendo leva su questo "non approfitti" delle diverse situazioni a scapito dei soggetti che devono comunque efettuare una scelta.In quest'ottica si può intervenire insegnando alle persone ad evitare determinati errori mediante corsi di educazione finanziaria ed al consumo che mirano a creare dei "consumattori" cioè dei consumatori consapevoli , attori delle proprie scelte.